Il dropshipping è uno dei fenomeni commerciali del momento. Complice la vertiginosa crescita delle vendite online in questo anno di pandemia, in Italia decine di giovani avvezzi  all’uso di tecnologie informatiche  e all’acquisto online si sono cimentati nel dropshipping. Molti di loro hanno iniziato  a vendere qualche prodotto su Amazon o Ebay per “divertimento” e si sono ritrovati, senza rendersene conto, a capo di un’impresa con un fatturato rispettabile ed in continua crescita. 

Fare dropshipping in Italia conviene?

A leggere le centinaia di storie su vari gruppi social dedicati, il dropshipping sembra essere un modello di business estremamente promettente. I vantaggi oggettivi, infatti, sono tanti e non trascurabili. La vendita in dropshipping è particolarmente adatta a tutti coloro che iniziano a commerciare prodotti senza avere grosse risorse alle spalle o senza un negozio fisico già avviato. Il primo aspetto positivo è sicuramente quello dell’assenza di rischio di giacenza, particolarmente attraente per chi si affaccia all’imprenditoria in questo momento. Perché il dropshipping azzera i rischi? si acquista solo e soltanto merce che si è già venduta. Non lavorando su stock, inoltre, non si necessita di fondi iniziali, se non quelli per software di gestione dei cataloghi. I prodotti vengono comprati direttamente con i proventi delle vendite senza dover ricorrere a strumenti finanziari o rischiare capitali personali quando disponibili. Con un investimento iniziale di poche centinaia di euro si ha l’opportunità di costruire un business duraturo e con ottimi margini di guadagno. 

Fare dropshipping senza partita IVA: si può?

Questa è una delle domande più frequenti che si pongono coloro che si avvicinano a questo mondo. La legge italiana prevede che qualsiasi soggetto che svolga un’attività abituale, stabile e organizzata sul territorio debba essere provvisto del numero identificativo rilasciato dall’Agenzia delle Entrate. Quindi chiunque voglia cominciare a vendere online necessita di partita IVA, visto che tale attività si presuppone non occasionale e soprattutto organizzata. La vendita occasionale per la quale vale la regola del tetto dell’incasso di 5000 euro annui prima di avere obbligo di p.IVA è quella che viene effettuata in modo sporadico e per non più di 30 giorni consecutivi.   

Fare dropshipping è economico?

Da diversi punti di vista sicuramente sì. Non si devono fronteggiare o lo si fa in forma molto ridotta quelle spese fisse che sono la causa delle difficoltà economiche più frequenti per le aziende appena costituite: magazzino, ufficio e personale. Utilizzando il servizio di spedizione di un altro venditore non si dovrà per forza affittare un ufficio o, soprattutto, un magazzino e, nella fase iniziale, non sarà necessario avere collaboratori o averne più di uno. Il vero vantaggio del dropshipping è che si può iniziare, testare, sperimentare e poi strutturare un progetto imprenditoriale e destinare risorse solo se e quando le cose vanno bene. 

Fare dropshipping su Amazon: come fare e cosa c’è da considerare prima di iniziare.

Amazon è sicuramente un’opzione valida e, per alcune categorie merceologiche, forse la più valida quando si inizia a vendere in dropshipping. Il marketplace più famoso del mondo assicura ai venditori un bacino di utenza enorme, una presenza online capillare e costante ed un tasso di conversione stellare per coloro che riescono ad avere il prezzo più basso. Ovviamente per i nuovi venditori ci sarà un piccolo ostacolo costituito dall’assenza di recensioni.  Nonostante ciò il tasso di conversione dello shop Amazon può essere comunque di tutto rispetto, adottando una strategia di pricing particolarmente competitiva. Una volta spediti i primi ordini cominceranno ad arrivare le opinioni degli acquirenti ed il trust nei confronti del venditore crescerà. 

Amazon ha basato il suo successo su una struttura customer oriented: dalla visita al catalogo al post-vendita, offre ai suoi utenti un’esperienza impeccabile e garanzia di assistenza e rimborso oltre lo standard di legge e del mercato esterno. Questo, se da un lato costituisce un grande vantaggio, dall’altro richiede una gestione impeccabile della logistica e del customer care. 

I consumatori italiani, ancora molto diffidenti nei confronti dei venditori online, possono essere avvicinati molto più facilmente tramite marketplace; dall'altro lato, però, si aspettano di ricevere il prodotto velocemente, senza ritardi e di avere risposta immediata ai messaggi inviati. 

Le metriche di performance stabilite dal marketplace sono molto stringenti ed è fondamentale non incorrere in penalizzazioni che potrebbero portare a sanzioni nei confronti dell’account appena aperto. Prima di iniziare a vendere, quindi, è necessario assicurarsi di avere un ottimo fornitore e un inventario sempre aggiornato. Quando si vende in dropshipping con Amazon, infatti, si lavorerà con un listino dinamico  che dovrà essere aggiornato continuamente, onde evitare di ritrovarsi con ordini di prodotti già esauriti. Per questo è preferibile dotarsi di un software di gestione dell’inventario  che vada a pubblicare, nel più breve tempo possibile, il listino in csv.

Iniziare a fare dropshipping: come individuare il fornitore adatto

In un panorama competitivo come quello della vendita su Amazon o del commercio elettronico di componenti hardware ed elettrodomestici, è essenziale avere un fornitore in dropshipping affidabile. Da quest’ultimo dipenderà la tenuta del vostro account sui marketplace e l’opinione che il cliente si farà di voi. Va considerato, prima di gettarsi tra le braccia del primo fornitore che propone prezzi estremamente convenienti, da dove spedirà; un fornitore extra UE potrebbe avere un listino molto competitivo ma consegnare i prodotti in 15-20 giorni. Si potrebbe comunque considerare di optare per questa soluzione impostando tempi di spedizione lunghi. Prima di farlo vi invitiamo a riflettere su vari fattori:riduzione del tasso di conversione (ormai gli utenti si aspettano consegne rapide e difficilmente acquistano da chi non rientra nelle aspettative) , rischio più alto di problemi nella consegna( più lungo è il tragitto che deve fare la merce,più è possibile che si verifichino imprevisti, ritardi e disagi) e il rischio penalizzazione per disservizio altrui( Amazon prevede indici di performance di consegna abbastanza stringenti e, soprattutto all’inizio, non avendo ancora collezionato molte vendite, anche un solo ritardo può causare problemi).

Ecco quali sono, secondo noi, le caratteristiche di un fornitore affidabile di prodotti  dropshipping:

Spedisce dall’Italia - azzeramento dei rischi logistici quali sdoganamenti non riusciti, controlli doganali più lunghi del previsto, ritardi dovuti a condizioni imprevedibili

Tempi di spedizione di 24-72 ore lavorative - rispettare le aspettative degli utenti abituati al “modello Amazon”

Esperienza di almeno 2 anni nel settore merceologico - ha rapporti consolidati con distributori affidabili

Listino prezzi dinamico con csv autoaggiornante - azzeramento del rischio di vendere prodotti esauriti

Conosce il mondo dei marketplace - il servizio di dropshipping sarà pensato su misura per gli standard di Amazon ed Ebay

Prodotti di qualità, nuovi e acquistati da distributori ufficiali europei - azzeramento del rischio di contestazioni per la qualità e riduzione della percentuale di resi

Prodotti ad alta rotazione - se non si hanno spese è anche vero che i margini sono un po’ più ridotti rispetto a chi acquista in stock. A tale proposito consigliamo di scegliere listini dropshipping con prodotti ad alta rotazione per aumentare il numero di conversioni e guadagnare anche con margini non altissimi. 

Se stai cercando un fornitore così iscriviti al nostro servizio, il catalogo csv dinamico è gratuito e non ci sono minimi di spesa. Ti basterà creare un account ed inviare una visura camerale. Una volta approvata la tua iscrizione avrai il link del csv da caricare sui tuoi marketplaces. 

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